Per ogni filo d’erba, c’è un goccio di rugiada - Proverbio cinese
Di cosa parlo quando dico Dolore Cronico e Condizioni Croniche di Malattia?

Tre sono gli scenari che si aprono:

  • Il dolore cronico che si presenta come unico sintomo e persiste da più di 6 mesi o si ripresenta per mesi o anni; la sua causa è spesso sconosciuta, come nella cefalea cronica o nel dolore pelvico cronico. In questi casi, il dolore cronico può essere definito esso stesso una malattia, oppure
  • Il dolore cronico può essere associato a condizioni croniche di malattia come il diabete, l’artrite, la fibromialgia, il tumore, l’artrite reumatoide, l’osteoartrosi, l’endometriosi, la sindrome del colon irritabile, il morbo di Crohn, o una lesione che non guarisce e varie altre malattie (cfr Veronique Mead https://chronicillnesstraumastudies.com) e infine
  • Esistono condizioni croniche di malattia non associate al dolore che richiedono comunque una gestione nel tempo della condizione stessa, ad esempio la sindrome dell’affaticamento cronico, ma moltissime altre condizioni, tra le più disparate, suscettibili di avere un impatto importante nell’alterare la propria qualità della vita

In tutti questi casi, sono presenti due fattori: la cronicità del disturbo e la sua capacità di alterare la propria qualità della vita.

In tutti questi casi, la sofferenza primaria dovuta al disturbo, si somma alla sofferenza secondaria dovuta a emozioni e pensieri negativi che rendono più difficile e pesante la gestione della condizione cronica. Si sperimenta un senso di isolamento difficile da superare, in cui il nostro senso di essere connessi con gli altri e con l’Universo viene minacciato fortemente, se non perduto. Ci possiamo sentire abbandonati e impauriti. E possono emergere pensieri di inadeguatezza: ‘se fossi capace, non sarei malata/o’. O possiamo sentirci inutili, con pensieri come: ‘non servo più a nessuno’. O essere preoccupati: ‘che ne sarà di me?’.

Namawork® per il dolore cronico e le condizioni croniche di malattia

La sicurezza non è dovuta all’assenza della minaccia, ma alla presenza della connessione - Gabor Maté

Namawork® nasce, prima di tutto, dalla mia esperienza personale di dolore cronico. Il senso di connessione è il punto centrale di questo lavoro, in cui il sanscrito ‘nam’ che significa ‘inchinarsi, salutare’ rimanda ad un’attitudine di rispetto e accoglienza che va portato verso se stessi, ma anche verso la propria condizione cronica.

Quando ci troviamo di fronte ad uno stato di dolore cronico e/o di malattia cronica, il nostro sistema nervoso vive questa condizione come una minaccia inevitabile, in cui si attiva una modalità di risposta ‘lotta o fuggi’. Modalità che nel tempo determina reazioni di impotenza, congelamento e conseguente apatia o ipervigilanza. Queste reazioni ci fanno sentire disorientati e possiamo facilmente perdere la fiducia in noi stessi e il nostro senso di autoefficacia, quale capacità di affrontare attività e situazioni della vita. 

Diventa fondamentale calmare il sistema nervoso. 

Somatic Experiencing® aiuta a focalizzare la persona sulle proprie risorse innate per modulare, riorganizzare e regolare il sistema nervoso, seguendo l’intelligenza del corpo, grazie al linguaggio delle sensazioni. L’obiettivo è integrare sensazioni, emozioni e pensieri per recuperare orientamento, stabilità e fiducia in se stessi. 

Connessione corpo-mente-spirito Namawork® significa anche dare parola al dolore.

Date parole al dolore; il dolore che non parla, sussurra al cuore oppresso e gli dice di spezzarsi - William Shakespeare

Ascoltare il dolore ed essere ascoltati nel dolore, aiuta a recuperare il nostro senso di connessione con il mondo, ma anche con noi stessi. Nel raccontare trova risposta quel bisogno fondamentale di dare senso che è intrinseco all’essere umano. Un raccontare che è, prima di tutto, un raccontare a se stessi; e contemporaneamente, un raccontare da cui possono emergere nuovi significati che ci aprono a una visione più ampia, in direzione del nostro benessere.

Utilizzo anche la Meditazione (Vipassana) come strumento utile per consolidare il senso di Connessione e l’integrazione tra corpo, mente e spirito. Coltivare la nostra presenza nel qui e ora ci permette, infatti, di superare la dimensione delle idee per accedere alle infinite possibilità della realtà.

L'idea del dolore - non il dolore 'vero' -, quella va distrutta. E se si distruggono i preconcetti che imprigionano la vita come inferriate, si avrà anche la forza di sopportare il dolore reale - Etty Hillesum

 

Namawork® è un marchio registrato di Paola Barletti, non sostituisce in alcun modo diagnosi e cura formulate dal medico. Si raccomanda sempre di chiedere il parere del medico curante e dello specialista.