Tre sono gli scenari che si aprono:
In tutti questi casi, sono presenti due fattori: la cronicità del disturbo e la sua capacità di alterare la propria qualità della vita.
In tutti questi casi, la sofferenza primaria dovuta al disturbo, si somma alla sofferenza secondaria dovuta a emozioni e pensieri negativi che rendono più difficile e pesante la gestione della condizione cronica. Si sperimenta un senso di isolamento difficile da superare, in cui il nostro senso di essere connessi con gli altri e con l’Universo viene minacciato fortemente, se non perduto. Ci possiamo sentire abbandonati e impauriti. E possono emergere pensieri di inadeguatezza: ‘se fossi capace, non sarei malata/o’. O possiamo sentirci inutili, con pensieri come: ‘non servo più a nessuno’. O essere preoccupati: ‘che ne sarà di me?’.
Namawork® nasce, prima di tutto, dalla mia esperienza personale di dolore cronico. Il senso di connessione è il punto centrale di questo lavoro, in cui il sanscrito ‘nam’ che significa ‘inchinarsi, salutare’ rimanda ad un’attitudine di rispetto e accoglienza che va portato verso se stessi, ma anche verso la propria condizione cronica.
Quando ci troviamo di fronte ad uno stato di dolore cronico e/o di malattia cronica, il nostro sistema nervoso vive questa condizione come una minaccia inevitabile, in cui si attiva una modalità di risposta ‘lotta o fuggi’. Modalità che nel tempo determina reazioni di impotenza, congelamento e conseguente apatia o ipervigilanza. Queste reazioni ci fanno sentire disorientati e possiamo facilmente perdere la fiducia in noi stessi e il nostro senso di autoefficacia, quale capacità di affrontare attività e situazioni della vita.
Diventa fondamentale calmare il sistema nervoso.
Somatic Experiencing® aiuta a focalizzare la persona sulle proprie risorse innate per modulare, riorganizzare e regolare il sistema nervoso, seguendo l’intelligenza del corpo, grazie al linguaggio delle sensazioni. L’obiettivo è integrare sensazioni, emozioni e pensieri per recuperare orientamento, stabilità e fiducia in se stessi.
Connessione corpo-mente-spirito Namawork® significa anche dare parola al dolore.
Ascoltare il dolore ed essere ascoltati nel dolore, aiuta a recuperare il nostro senso di connessione con il mondo, ma anche con noi stessi. Nel raccontare trova risposta quel bisogno fondamentale di dare senso che è intrinseco all’essere umano. Un raccontare che è, prima di tutto, un raccontare a se stessi; e contemporaneamente, un raccontare da cui possono emergere nuovi significati che ci aprono a una visione più ampia, in direzione del nostro benessere.
Utilizzo anche la Meditazione (Vipassana) come strumento utile per consolidare il senso di Connessione e l’integrazione tra corpo, mente e spirito. Coltivare la nostra presenza nel qui e ora ci permette, infatti, di superare la dimensione delle idee per accedere alle infinite possibilità della realtà.
Namawork® è un marchio registrato di Paola Barletti, non sostituisce in alcun modo diagnosi e cura formulate dal medico. Si raccomanda sempre di chiedere il parere del medico curante e dello specialista.